23/03/2023
Si
è svolta mercoledì 22 marzo 2023 presso l’Istituto Penitenziario di Vibo
Valentia la Celebrazione Regionale del 206° Anniversario della Fondazione del Corpo
di Polizia Penitenziaria alla presenza di tutte le Autorità Civili,
Militari e Religiose.
Presenti
alla Cerimonia Istituzionale S.E. Mons. Attilio Nostro, Vescovo della Diocesi
di Mileto-Nicotera-Tropea (VV), S.E. Mons. Francesco Milito, Vescovo della
nostra Diocesi, Don Luigi Ragione, Cappellano della Casa di Reclusione “Luigi
Daga” di Laureana di Borrello (RC), il Segretario della Curia Vescovile di
Palmi, Don Antonio Nicolaci, Suor Loredana Abate, coordinatrice
dell’Associazione “Famiglia Monastica
Maria Madre della Chiesa” (FA.MO.MA.C.), Emanuela Triunfo novizia
FA.MO.MA.C., quest’ultime – da quattro anni – in servizio presso la nostra
Diocesi, i laici Marisa Gambi e Giuseppe Camiciotto, della Parrocchia
Sant’Ippolito Martire di Gioia Tauro.
Quest’ultimi,
volontari laici e religiose, sono stati ammessi dagli Organi Superiori
Gerarchici, il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria – Organo
periferico di livello dirigenziale generale del Ministero della Giustizia – nonché
dalla Direzione della Casa Circondariale di Vibo Valentia, Dott.ssa Angela
Marcello, a svolgere attività di volontariato ex art. 17 O.P.
Il mese scorso ha avuto inizio il percorso
Quaresimale “I nostri passi … verso la Pasqua” presso l’Istituto
Penitenziario di Vibo Valentia (VV), al quale vi hanno aderito ben 19
partecipanti (detenuti) del Reparto “Alta Sicurezza”.
L’attività, alla Luce della Preghiera,
consiste in una serie di catechesi che permette ai partecipanti (detenuti) di
fare “esperienza della Misericordia di
Dio”, per tutto il Periodo Quaresimale, tempo di penitenza e di guarigione.
E per un proficuo cammino verso la Pasqua, Passione-Morte-Risurrezione di Gesù Cristo
Nostro Signore, si è ritenuto necessario incontrare i partecipanti, settimanalmente
– come stabilito dall’Istituto Penitenziario – già dal venerdì antecedente la I
domenica di Quaresima. Trattasi di un “Sentiero
Biblico Liturgico” che, attraverso i Vangeli delle domeniche di
Quaresima, porta alla conversione del cuore. Come Gesù che per prepararsi alla
Sua missione nel mondo va nel deserto e vi rimane per 40 giorni e – subìto dopo
le tentazioni – comincia a predicare il Vangelo, che esige conversione e fede. “E di conversione nella nostra Vita ne abbiamo sempre bisogno, tutti i giorni …
per questo la Chiesa ci fa pregare per orientare la mente e il cuore verso Dio
(messaggio di Papa Francesco per la Quaresima 2020, ai tempi dell’Emergenza
Sanitaria).
Il compito della Chiesa, anche e
soprattutto del Cristiano, non è quello di reprimere o di emarginare, ma di
aiutare il fratello che ha sbagliato a riprendere la propria vita attraverso un
cammino di Riconciliazione. Già al 2° incontro del percorso, infatti, i
partecipanti-detenuti hanno manifestato grande interesse verso questo Cammino
di Riconciliazione con il Padre, tanto da voler chiarire il significato
del Sacramento della Confessione; così da accogliere nei loro cuori questo dono
di Grazia, all’incontro successivo. È stato davvero un momento di Grazia, non
solo per loro che – dopo diversi anni –
si sono accostati al Sacramento della Riconciliazione, ma anche per il
Vice Cappellano (Don Pietro Pontoriero), per la Dirigente dell’Istituto (Angela
Marcello) e per l’Ispettore Generale dei Cappellani delle Carceri d’Italia (Mons.
Raffaele Grimaldi), in quell’occasione in visita dell’Istituto, i quali –
meravigliati, ma grati al Signore – hanno affermato che un’Opera di
Misericordia così grande – tempestiva ed esaustiva – in Istituto mai si era
manifestata. Ma i tempi di Dio sono infiniti e Misericordiosi, perché ciò
che sembra impossibile agli Uomini, tutto è possibile a Dio. Dio ci sorprende
sempre, perché è un Dio vivo; così da chiamare – ancora una volta – i
volontari a prendervi parte per un Suo progetto; ovvero per organizzare,
insieme al Cappellano, Don Maurizio Macrì, al vice cappellano e al Diacono
Raffaele Cuppari, la Liturgia della Celebrazione Eucaristica presieduta da S.E.
Mons. Attilio Nostro, all’interno dell’istituto, mercoledì Santo 05 aprile p.v.
I veri discepoli di questa grande Opera di
Misericordia sono proprio i detenuti-partecipanti agli incontri, offrendo loro
la possibilità di animare la Santa Messa, istituendo una piccola grande Corale
di “Voci della Speranza”. Ognuno di
noi è una tessera del mosaico del Volto di Gesù, ed insieme diventa tutto
possibile, soprattutto il bene. L’Unione – che è la “forza Spirituale” di
ogni comunità e di ogni Cristiano – è il segno più essenziale per evangelizzare
e vivere autenticamente l’“esperienza della
Misericordia del Padre”, in cammino sinodale con i fratelli e le sorelle
appartenenti ad altra Diocesi. Questo è il vero senso della Sinodalità nella
vita e nella missione della Chiesa.
L’aver organizzato l’attività con il
Cappellano dell’Istituto, con il Vice Cappellano, nonché la doverosa informazione,
collaborazione e benedizione da parte del nostro Padre Vescovo, Mons. Milito,
del Parroco della Comunità di appartenenza dei volontari laici, Don Antonio
Scordo, e la compiacenza di condividere, con Spirito di Comunione, di Carità e
di Verità, quest’Opera di Misericordia con S.E. Mons. Attilio Nostro – nella
cui giurisdizione diocesana si trova la Casa Circondariale di Vibo Valentia – lasciano
ben sperare nella riuscita di un buon Cammino Sinodale, nonché di una sempre
maggiore collaborazione – non solo tra parrocchie – ma anche tra le Diocesi. Il
cammino della Sinodalità è il cammino che Dio si aspetta dalla Chiesa … per
camminare insieme nella Carità e nella Verità, in sintonia con il
cammino della nostra Chiesa Locale in occasione del 1° Sinodo Diocesano 2020-2022, conclusosi
l’8 dicembre scorso.
Infine, alla Cerimonia Istituzionale erano
presenti anche la dott.ssa Marcella Reni, Presidente dell’Associazione “Prison Fellowship Italia”, ed il
coordinatore Francesco di Turo.
Marisa Gambi